Giunti al 7 Dicembre, ci troviamo nuovamente a celebrare la “Vigilia dell’Immacolata Concezione” e come gli ultimi anni appena trascorsi, ci sembrerà starno, non recarci ad ammirare quei grandi e maestosi Falò che emanavano calore in tutta la città intorno ai quali si radunavano tutti i cittadini, dai più piccoli ai più grandi.
Questa tradizione viene portata avanti dall’8 Dicembre 1854, giorno in cui fu dichiarato come dogma l’Immacolata Concezione e possiamo dire dia inizio alle feste del periodo Natalizio. Erroneamente da quanto si possa pensare, durante questo giorno, non si celebra il concepimento di Gesù bensì il concepimento di Maria, nata senza peccato originale1.
Durante questa giornata, oltre le celebrazioni religiose, tradizione vuole che le diverse Parrocchie cittadine accendano un falò. Si tramanda che il falò abbia una valenza simbolica, ovvero, si pensa che la Vergine Maria abbia acceso il fuoco, dopo aver preparato il corredo, per asciugare i panni del Bambin Gesù che stava per nascere. Tuttavia è importante ricordare che il fuoco, nella religione Cristiana, ha una significato molto importante, uno su tutti, esso è simbolo dello Spirito Santo. In questo caso però, secondo alcuni simboleggia l’eliminazione del peccato originale ed il consumarsi del vecchio anno; talvolta viene inteso come simbolo di purificazione e si lega alle origini ancestrali della terra quando veniva utilizzato per scacciare le bestie feroci. Inoltre il fuoco è da sempre simbolo dell’unità familiare, da cui deriva l’espressione “focolare domestico” ed è ricondotto alla rinascita2.
Per accendere i Falò, anche detti fami ( deriva dal greco e significa fiaccola), a Bisceglie, secondo la cultura tramandata, i ragazzi si recavano di casa in casa per raccogliere la legna da ardere e i carboni ardenti alla fine, venivano distribuiti tra gli organizzatori dei fami, per riscaldare le loro case3.
Alla tradizione religiosa, si unisce la tradizione enogastronomica, infatti durante questo giorno, si preparano frittelle, pettole e calzoni, che vengono consumati durante i pasti della giornata, portando le famiglie a riunirsi per vivere un momento di convivialità e unione familiare. Il calzone, piatto tipico vede tra i suoi ingredienti: cipolla sfritta, acciughe, pomodori, baccalà, olive, tonno e ricotta piccante. Questi ingredienti uniti tra loro danno vita ad una focaccia ripiena dal sapore intenso e particolare.
E’ sempre importante notare come le tradizioni siano concatenate tra loro creando un’atmosfera di coesione e unione.
Vi auguro una buona festa dell’Immacolata!
Sara Di Benedetto, Staff Pro Loco UNPLI Bisceglie
NOTE:
(1) Avvento, la tradizione dei falò – https://www.latitudeslife.com/2016/12/avvento-la-tradizione-dei-falo/
(2) Il tradizionale falò dell’Immacolata, folclore in tutta la Puglia – https://www.puglia.com/tradizionale-falo-immacolata-puglia/
(3) Leggende e tradizioni biscegliesi, Mario Cosmai – Eurografica, 2000