Località Belvedere – Il Panorama che non c’è più

La città di Bisceglie tutt’oggi gode di ottimi paesaggi, scorci e panorami da cui ammirarne la bellezza. I più noti quelli del porto al di sopra delle mura antiche, altri scorci in località Salsello da cui si ammirano sulla costa la Cattedrale di Trani e il promontorio del Gargano che fanno da padrona, da Ponte Lama si ammira la bellezza naturalistica di Lama Paterno e la torre di guardia affacciata sul mare e  dal molo vecchio si decanta l’intero “skyline” della cittadina: da sinistra verso destra, la Torre Maestra, il campanile della Chiesa di San Matteo, la Cattedrale e la Basilica di San Giuseppe. Il tutto con un panorama pittoresco del porto turistico e del centro storico attorniato dalla muraglia aragonese.

Dato, però, lo sviluppo urbanistico di Bisceglie attraverso opere pubbliche di edilizia sempre più in sviluppo è difficile immaginarsi altre “torri di vedetta” naturali da cui ammirare l’intera città. In alcune immagini risalenti al 1911 è stato possibile vedere da Fondo Noce (all’altezza della ferrovia) la panoramica di una lama lungo Pendio Cappuccini e dell’antico ponte con l’imponente quercia secolare. Nonostante la sua posizione sul litorale adriatico, Bisceglie si erge su una posizione elevata rispetto al livello del mare e spesso non ci si accorge che determinate zone siano posizionate su accentuate collinette. Questo è il caso della Località Belvedere.

Località Belvedere
Foto panoramica della città vista da sud (terreni su cui oggi sorge la zona Corso Umberto – Seminario)

Si tratta di una zona periferica a circa 1 km a est di Bisceglie che si estende dal Seminario all’ex tracciato della strada statale per Molfetta. Dati storici affermano che questa Contrada deve il nome alla posizione elevata da cui si gode il panorama della città fino alla costa. Le prime testimonianze si hanno con la costruzione dell’attuale Seminario Arcivescovile, originariamente ubicato in Largo Piazzetta durante il XVI sec. nel cuore del centro storico avendo però vita breve. L’attuale fu fondato, dal vescovo Albergati ai primi del ‘600 e riformato più tardi dal vescovo Sarnelli, il quale decantò Località Belvedere come “il più bel poggio della città”. Nell’anno 1853, il Seminario – interdiocesano-  venne trasferito in Contrada Belvedere  nella villa con annessa cappella donata dal giudice Giuseppe Albrizio, ospitando seminaristi delle Diocesi di Bisceglie, Trani e Barletta (1)

Qui, inoltre,  avevano case e terreni i nobili Falconi di cui, in località Belvedere, si conosceva Casa di Falco: era una villa dei nobili Falconi, sul cui ingresso un’iscrizione, riportata dal vescovo Sarnelli nelle sue “Memorie” sulla città, ricordava che nel 1287 Falco, figlio del fu Mauro, aveva fatto costruire quella casa. Sorgeva nei pressi di Palazzo Dubessé, anch’esso ubicato in contrada Belvedere, ma entrambe le costruzioni vennero distrutte durante la Seconda Guerra Mondiale, non avendone più traccia (2)

Corso Umberto I
I primi palazzi Ina Casa nei primi anni ’50

L’attuale quartiere Seminario deve un’importante espansione urbanistica a partire dal 1800 fino al 1930, quando ville e case nobili vennero erette al di fuori del perimetro del centro storico, di fatto una delle più recenti espansioni dell’area cittadina (vedi Palazzo Fiori). Opere di tale importanza sono persistite fino ad un grande progetto di opere pubbliche commissionate dall’ex sindaco di Bisceglie Umberto Paternostro nel 1953. Si ricordano nuovi rioni e vie, tra le quali l’importante arteria di Corso Umberto I (prolungamento dell’ex via Umberto) che ha arricchito e valorizzato l’esteso rione Cittadella dandone i suoi frutti con la costruzione di case popolari, di edifici scolastici,  di mercati ortofrutticoli e ittici all’ingrosso e dell’apertura di Corso Umberto I e Via della Repubblica, importante viabilità urbana con accesso diretto al mare.

Data l’importante quantità di costruzioni fino in tempi attuali, località Belvedere rimane solo un ricordo della nascita di quello che è uno dei quartieri più densamente abitati di Bisceglie e di un luogo in cui, in tempi antichi, ha dato un panorama molto amplio di espansione e mutamento del nostro territorio, oltre ad un panorama naturalistico unico che il nostro “belvedere” ha avuto da offrire.

NOTE:

(1)Bisceglie nella storia e nell’arte, di Mario Cosmai (Eurografica – Bisceglie, ristampa 1997)

(2)Toponimi Biscegliesi, di Mario Cosmai (Quaderni del Centro Studi Biscegliese)

Articolo di Alessandro Povia

Fotografie di Centro Studi Biscegliese

Grafica di Alessandro Povia.

Staff Pro Loco UNPLI Bisceglie

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