Il Gotico Flamboyant a Bisceglie

La Puglia è una terra di confine, ponte naturale fra Oriente e Occidente, due mondi che si fondono e si amalgamano in questa landa che si protende nel Basso Adriatico, nel centro esatto del Mediterraneo; una regione dominata da diverse genti che hanno importato il loro gusto estetico che, mischiandosi alle tradizioni locali ha sempre creato linguaggi estetici nuovi e unici.

Il Romanico è certamente lo stile architettonico più rappresentativo della nostra regione, nonché di Bisceglie stessa, in queste poche righe si vuole dar visibilità alle poche tracce di architettura gotica presenti in città.

Il Gotico è uno stile architettonico nato nel XII secolo nell’Île-de-France, la regione attorno a Parigi e poi diffusosi nel resto dell’Europa occidentale; esso è la massima espressione della ripresa dei commerci in età basso-medievale nonché uno dei simboli della cultura europea con le sue altissime torri affusolate e svettanti verso il cielo, le linee sinuose degli archi ogivali e le coloratissime sfumature dei vetri policromi delle cattedrali.     
In Puglia il Gotico viene recepito in maniera meno capillare rispetto al Romanico, a parte qualche grande esempio degno di nota, si veda ad esempio il Castel del Monte, la cattedrale di Lucera o la chiesa di Santa Caterina a Galatina. Lo stile nato Oltralpe viene portato nel Meridione dalla dinastia Angioina1 e rimane lo stile architettonico del regno fino alla fine del XV secolo, anche durante i primi decenni della dominazione aragonese.              
Nel centro antico di Bisceglie non vi sono chiese gotiche ma i palazzi affacciati sulle anguste stradine medievali nascondono talvolta dei veri e propri gioielli dell’architettura gotica angioina, appartenente al filone “Tardo-gotico”, periodo compreso tra la fine del XIII secolo e la metà del XV secolo.

La maggior parte dell’architettura gotica a Bisceglie si trova nella parte più antica del centro storico ossia il nucleo normanno, si tratta per lo più di monofore, bifore e altri elementi decorativi posti all’ingresso di alcune case torri2 di cui la nostra città possiede vari esempi degni di nota.

Uno dei primi esempi è la cornice tardo-gotica locata nei pressi di Vico Tre Archi3, che va ad impreziosire un balconcino con infissi di colore “verde biscegliese”, colore della tradizione sapientemente recuperato, tale cornice si presenta al primo piano di una casa torre di epoca normanna, l’edifico è di epoca antecedente alla costruzione della cornice che sembra essere stata inserita successivamente come del resto altri elementi, creando una sorta di sincretismo architettonico, giocando sulla contrapposizione di elementi appunto gotici sorti accanto al portale cinquecentesco al piano terra dell’edificio.

Spostandoci di pochi metri s’incontra in Piazza Duomo un edificio con un dettaglio singolare e degno di nota; davanti alla facciata posteriore della Cattedrale, posta fra il portale d’accesso e una finestra si possono notare i resti di una cornice ornamentale di gusto “Flamboyant4 un genere architettonico caratterizzato dalle linee estremamente affusolate degli elementi decorativi, quasi a ricordare le fiamme di un incendio (da cui il nome Flamboyant), tale cornice presenta decorazioni floreali e le linee dinamiche del disegno creano un effetto armonioso quanto delicato.

Di notevole pregio risulta essere anche la bifora del castello, posta nell’area sud-est della costruzione normanno-sveva-angioina; la finestra presenta un arco ogivale trilobato ed è inquadrata in una cornice altrettanto gotica, la torre su cui è locata presenta un’arcata a sesto acuto al piano inferiore.                    

Incamminandosi dalla parte opposta del centro antico, all’altezza dell’Arco Sant’Antonio, in Vico l’Erario troviamo un’altra casa torre ampiamente rimaneggiata nei secoli successivi; l’edificio presenta una bifora tardogotica adornata da una moltitudine di dettagli floreali, una piccola maschera apotropaica a coronare la sommità interna dell’arco ogivale e due archi trilobati inseriti nella maestosa cornice; la bifora non è l’unico elemento di interesse, sulla stessa facciata dell’edificio vi è anche un portale durazzesco-catalano di epoca successiva, inquadrato nella parte superiore in una cornice quadrangolare.

Pochi passi più in là, nel centro esatto del nucleo normanno, sorge la Cattedrale, splendida chiesa romanica, in linea con la tradizione delle cattedrali pugliesi. Al lato sud della cattedrale tuttavia, affiancano il portale laterale due colonne sormontate da statue tardogotiche raffiguranti i Santi Pietro e Paolo; esse poggiano su capitelli decorati con elementi floreali.

In Cattedrale sono stati traslati elementi gotici provenienti dalla scomparsa chiesa di Sant’Antonio Abate, eretta nel 1329 dalla famiglia Tripalda, in onore del primo santo protettore della città, l’edificio oramai andato perduto sorgeva sul luogo dove poi si costruì il primo seminario5. La costruzione era l’unica chiesetta gotica presente in città, presentava all’interno una volta a sesto acuto e la facciata doveva essere adornata da una rosa sul portale centrale e da monofore di stile gotico6

Di pregiatissima fattura e ammirevole bellezza sono le tombe dei Falconi in Santa Margherita; accanto alla chiesa di stile Romanico sorgono infatti i monumenti sepolcrali di una delle famiglie nobili più importanti della Bisceglie medievale: i Falconi7. Le tombe sono tre: la prima è dedicata a Basilio e Mauro Falconi e presenta una figura di un guerriero sul sarcofago, il secondo monumento è dedicato a, Riccardo Falconi ed è stato realizzato da Facitolo da Bari nel 1220, accanto ad esso sorge la tomba dei bambini dei Falconi realizzata da Anseramo da Trani 8 nel 1246 e recante un baldacchino ad arco trilobato poggiante su due colonnine. Nella chiesa di Santa Margherita è possibile anche ammirare dipinti dai lineamenti gotici ma ancora legati all’iconografia bizantina raffiguranti una Madonna con bambino, questo connubio fra arte gotica e dunque occidentale e iconografia bizantina è tipicamente pugliese.  

Ultimi elementi architettonici gotici che analizzeremo sono una monofora e un portale nella zona dell’abbazia di Sant’Adoeno; la monofora è inquadrata da una cornice a sesto acuto e presenta un arco ogivale interno lunettato; si può ammirare esattamente di fronte la facciata della splendida chiesa romanica; il portale invece si trova alla base di un edificio in Strada Sciarra e presenta una cornice ad arco ogivo inquadrato in una cornice rettangolare, chiaro elemento ascrivibile all’arte tardogotica.

 

Articolo di Ivan Di Clemente

Fotografie di Alessandro Povia e Ivan Di Clemente

Grafica di Alessandro Povia.

Staff Pro Loco UNPLI Bisceglie

NOTE:

(1): La dominazione angioina a Bisceglie e nel Meridione d’Italia comincia nel 1266 e dura fino al 1442, a instaurare la monarchia è Carlo I d’Angiò, cugino del re di Francia e capostipite della dinastia cadetta del trono di Francia.

(2): Costruzioni caratteristiche dell’Italia meridionale e centrale, utilizzate in epoca medievale a scopo abitativo e difensivo con altezze variabili fino ad un massimo di circa 16 metri nel territorio di Bisceglie.

(3): Luigi Todisco, Caterina Laganara, Michela Tocci; Bisceglie Vecchia, Schena Editore, 1985.

(4): Il termine Flamboyant è di derivazione francese e significa “fiammeggiante”, si riferisce ad un particolare tipo di Gotico diffuso in Francia, Fiandre ed Europa nord-occidentale, presente in varie regioni italiane per via dell’intensificazione dei commerci con i paesi sopra citati.

(5): Mario Cosmai, Bisceglie nella storia e nell’arte: Eurografica Bisceglie, 2003.  

(6): Francesco Guarini: La Cattedrale di Bisceglie: Servizio Religioso Stampa dell’UMR – Trani – 1978.

(7): La casata dei Falconi è la più nobile e antica di Bisceglie, di origini bizantine essi ebbero forti legami con la politica; la loro storia fu legata alla città per ben quattro secoli tanto da meritare il soprannome “De Vigiliis”. 

(8): Anseramo da Trani è uno scultore attivo durante il XIII secolo, egli lavora alla tomba dei Falconi in Santa Margherita, al castello di Bisceglie e in altre cattedrali della Puglia centrale. 

15 commenti su “Il Gotico Flamboyant a Bisceglie”

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